• Gio. Mag 2nd, 2024

Dal 2018, il medico Renato Thomas affronta accuse gravi e controversie legali per aver provato a fregare una donna. E’ stato condannato.

 

Medico condannato: chiese 3mila euro per operare una donna affetta da carcinoma

Per operare una paziente oncologica, il medico Renato Thomas avrebbe chiesto tremila euro. La donna avrebbe dovuto pagare questa somma anche se l’intervento fosse stato eseguito in regime di servizio sanitario nazionale.

Il Tribunale di Napoli ha condannato il chirurgo a 4 anni e 4 mesi di carcere. I giudici della terza sessione penale hanno ritenuto Thomas colpevole di concussione. Al termine della requisitoria, il sostituto procuratore Henry John Woodcock aveva chiesto per il medico napoletano una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione.

La vicenda risale al 2018, quando il chirurgo era dirigente della Clinica Mediterranea di Napoli. Finì indagato e, poi, sotto processo.

La paziente oncologica, una donna affetta da carcinoma alla mammella, voleva essere operata da lui. Thomas ne approfittò per chiedere soldi non dovuti. L’avrebbe operata se avesse pagato 3mila euro per un intervento in regime di servizio sanitario nazionale, privato o come intramoenia. A prescindere che fosse privato o meno, per l’intervento aveva stabilito questa somma da corrispondere.

Renato Thomas è stato condannato anche al risarcimento dei danni in favore della Clinica Mediterranea (liquidabile in separata sede). E’ stato, oltretutto, interdetto dai pubblici uffici per 5 anni.

La replica del chirurgo Renato Thomas

Ad assistere il dottor Renato Thomas è l’avvocato Paolo Cerruti. In una nota diffusa, il legale ha specificato che il chirurgo si dichiara completamente estraneo all’accusa. Un’accusa che ha portato ad una condanna in primo grado per l’ipotesi di reato di concussione. Ha sottolineato che il medico e il suo team hanno sempre agito per il bene e la salute delle pazienti. Sono migliaia le donne che possono testimoniarlo; pazienti visitate ed operate da lui sempre con la massima trasparenza, professionalità e rispetto delle leggi.

L’avvocato ha aggiunto che la richiesta dei 3mila euro è stata avanzata per eseguire un intervento privato. Il chirurgo è stato liberamente scelto dalla paziente come unico professionista per effettuare l’operazione. E’ stata operata, il corrispettivo è stato erogato ed è stata emessa regolare fattura. Nell’esaminare fatture e conti correnti del medico, non emergono altri casi simili.

Secondo il legale, si tratta di una condanna ingiusta, il dottor Thomas va ritenuto innocente fino al terzo grado di giudizio. Il legale ha concluso che in violazione di questi principi dell’ordinamento giudiziario, si valuterà ogni azione di rivalsa e risarcimento civile e penale.

Che ne pensate di questa vicenda? A voi i commenti!