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Fuga Degli Infermieri Dagli Ospedali: Cosa Sta Succedendo Nel Nord Italia?

Dal 2022 non si arresta il fenomeno della fuga degli infermieri dagli ospedali. Fioccano dimissioni, con rinuncia anche a contratti a tempo indeterminato. Che succede nel Nord Italia?

 

Fuga degli infermieri dagli ospedali: la denuncia di Antonio De Palma

La fuga degli infermieri dagli ospedali del Nord è iniziata nel 2022. Scelgono di dimettersi rinunciando anche a contratti a tempo indeterminato nella sanità pubblica. In particolare, in Emilia Romagna e Liguria, pronto soccorso e reparti nevralgici stanno perdendo decine e decine di operatori sanitari. L’allarme è stato lanciato da Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato Nursing Up.

Perché scappano? Il costo della vita è insostenibile a fronte di uno stipendio base di 1.400 euro netti. Un giovane infermiere, con uno stipendio del genere, non può mantenersi in città come Genova o Bologna. Perciò, gli infermieri dal Nord tornano ai Paesi d’origine, al Sud.

Nel 2022, sono state registrate 1.530 dimissioni di operatori sanitari (in gran parte, infermieri) in Regioni come Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Quest’anno, le Regioni più a rischio, in termini di fuga volontaria di infermieri, sono Emilia-Romagna e Liguria.

Infermieri: manca un piano di investimento sulle risorse umane

In particolare, negli ultimi giorni, l’Ausl di Bologna ha registrato 18 dimissioni senza preavviso da parte di infermieri. Negli ultimi 3 mesi, le dimissioni sono state 40. Lo scorso anno, sempre a Bologna, sono ‘fuggiti’ 270 infermieri contro i 180 nel 2021. Si tratta di dimissioni per oltre il 50%, mentre solo una piccola parte riguarda pensionamenti programmati.

Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, ha spiegato che non esiste un piano assunzioni anche perché ai bandi dei concorsi regionali non si presenta nessuno.

Non solo le retribuzioni sono inadeguate, ma gli operatori devono accettare turni massacranti e rinunciare alle ferie per mancanza di colleghi.

Sempre meno giovani scelgono questa professione. Il corso di Infermieristica dell’ateneo genovese, per la prima volta avrà più posti (460) rispetto ai candidati (448).

L’aumento di assunzioni è stato minimo, poco più del 2%. Il vero problema è che manca un piano di investimento sulle risorse umane.

De Palma ha sottolineato che la situazione negli ospedali del Sud non si può definire migliore rispetto al Nord. C’è lo stesso caos, il fenomeno delle violenze perpetrate ai danni degli operatori sanitari è ormai insostenibile.

Che ne pensate della fuga degli infermieri? A voi i commenti!