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Gazprom, Putin Contro La Germania: Colpo Di Mano Fallito!

Nel 2022, poco tempo dopo l’invasione dell’Ucraina, Vladimir Putin avrebbe voluto creare una sorta di shock energetico in Germania, chiudendo la filiale di Gazprom. Bloccando la fornitura di gas sperava di ostacolare gli aiuti a Kiev. Il piano fallì grazie alle rivelazioni di due manager russi. Di seguito i dettagli dell’accaduto.

 

Come fallì il piano di Putin?

Secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, Mosca avrebbe messo a capo della filiale tedesca di Gazprom Dmitrij Zepljaev, un dj di musica house russa, per tagliare le forniture di gas in Germania. L’operazione consisteva nel liquidare la filiale tedesca di Gazprom, facendo leva sulla dipendenza della
Germania dalle importazioni di gas dalla Russia. Lo scopo era quello di creare una situazione di caos energetico. Il 30 Marzo 2022 i top manager di Gazprom furono convocati presso il Ritz Carlton di Berlino da cinque misteriosi uomini d’affari russi. Questi avrebbero dichiarato di essere autorizzati dalla sede centrale di San Pietroburgo, agendo per conto dei nuovi titolari della filiale tedesca acquisita dalla Jsc Palmary.

I russi avrebbero messo a capo di Gazprom Germania un uomo di paglia per nascondere la vera proprietà camuffata dietro oscuri intrecci finanziari. L’obiettivo finale sarebbe stato quello di portare in piazza milioni di tedeschi contro il Governo Scholz. Due manager russi però, decisero di avvertire il Governo tedesco e, il giorno dopo, furono ricevuti al Ministero dell’Economia e della Protezione del Clima. In 50 ore, ritenute drammatiche, bisognava
scongiurare la catastrofe. Lo Stato assicurò la scorta e la massima protezione ai due dirigenti russi, fornendo loro anche un passaporto tedesco.

Il Governo di Scholz decide di nazionalizzare Gazprom Germania

Dopo le rivelazioni dei dirigenti russi, l’esecutivo tedesco ebbe 50 ore di tempo per evitare il peggio. Venne, pertanto, istituita l’unità di crisi per trovare una soluzione in breve tempo e impedire che migliaia di famiglie tedesche rischiassero di restare senza gas. Vennero così valutate varie forme di insolvenza per Gazprom Germania, poiché il fallimento avrebbe reso più facile il controllo statale dell’azienda. Nel frattempo, il Governo federale organizzò un coordinamento con quello britannico.

Londra, infatti, è sede di una delle società di Gazprom Germania, responsabile della gestione del Commercio di gas nell’Ue e nel mondo. Il Governo tedesco, intanto, non riusciva a trovare un accordo: se da un lato molti avevano intenzione di portare la filiale tedesca sotto il controllo statale, dall’altro altrettanti si opponevano in virtù del fatto che Mosca aveva sempre fornito gas, non escludendo la possibilità di un’intesa con Putin.

Alla fine si optò per l’amministrazione fiduciaria, affidata il 4 Aprile 2022 all’Agenzia Federale delle Reti (Bnetza), facendo riferimento alla legge sul commercio estero. Nel mese di Giugno dello stesso anno la Gazprom Germania venne rinominata SEFE, ovvero Securing Energy for Europa, ottenendo un prestito di circa 10 miliardi di euro per sostenere le difficoltà di bilancio. A fine Agosto il Cremlino annunciò la sospensione definitiva dell’esportazione di gas in Germania, mentre il 14 Novembre 2022 il Governo tedesco dichiarò la nazionalizzazione di SEFE. Il piano di Putin, che prevedeva di mettere la Germania in ginocchio per ostacolare gli aiuti all’Ucraina, era dunque fallito: a voi i commenti!