• Gio. Mag 2nd, 2024

Ryanair Contro Il Decreto Prezzi: Guerra Al Governo Meloni!

Il decreto prezzi ha scatenato l’ira di Ryanair. L’amministratore delegato Michael O’Leary l’ha criticato aspramente puntando il dito sul governo Meloni.

 

Ryanair contro il decreto prezzi: la risposta dura di O’Leary

Il decreto prezzi, noto anche come decreto Omnibus, è dedicato al caro-voli. Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, ha puntato il dito contro il governo Meloni o, meglio, ha dichiarato proprio guerra al governo italiano. Ha definito il provvedimento ‘idiota e illegale’ ed ha minacciato di tagliare i voli, ridurre quelli da e per la Sicilia e la Sardegna.

In occasione della presentazione dell’offerta invernale di Ryanair, a Milano, Michael O’Leary si è scagliato contro il decreto Omnibus. Ritiene che il decreto sia basato su dati spazzatura, su consigli non attendibili e falsi di Enac. E’ un provvedimento stupido e idiota, che rischia di ridurre i voli aumentando le tariffe. Ha annunciato che saranno ridotti i voli per Sicilia e Sardegna. Questo inverno le rotte da Orio e Malpensa non saranno domestiche ma soltanto internazionali.

Secondo O’Leary non c’è un algoritmo di riconoscimento dell’apparecchio con cui si prenota un volo. Non è vero che si geolocalizzano i clienti. L’intenzione reale, con questo decreto è abbassare le tariffe, Questo decreto è illegale, contrario ai principi dell’Ue, perciò lo annullerà.

Ryanair si sta impegnando ad incrementare le rotte internazionali da e per Milano, per questo inverno, ma il decreto è un forte ostacolo. Limita la libertà delle compagnie aeree di proporre tariffe più basse.

Cosa stabilisce il decreto prezzi

Ryanair e EasyJet, due compagnie aeree low cost, hanno contestato il decreto Omnibus per due motivi.

Dice stop agli algoritmi che aumentano i prezzi per le rotte nazionali da e per le isole. Succede nei periodi di picco della domanda e quando il prezzo di vendita supera il 200% delle tariffe medie.

Il secondo motivo riguarda il divieto di fissare le tariffe a seconda del modello di dispositivo utilizzato o della profilazione web.

Anche la Commissione europea ha dei dubbi sul decreto, tanto che ha avviato subito verifiche.

Il 14 settembre è fissato un tavolo collettivo con tutte le compagnie aeree, inclusa Ryanair.

Le reazioni di Adolfo Urso, Codacons e Enac

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, tirato in ballo da O’Leary, ha risposto altrettanto duramente. Ha ricordato che l’Italia, un Paese sovrano, non si lascia ricattare da nessuno, soprattutto da una compagnia sanzionata 11 volte dall’Autorità per la concorrenza e per aver violato le regole del mercato.

Contro Ryanair si sono schierati anche Codacons, che considera le dichiarazioni di O’Leary vergognose, e Enac, che le definisce surreali, degne di un clown.

Per Codacons, quella di Ryanair è ribellione alle leggi italiane, una dichiarazione di guerra aggravata da minacce e ritorsioni. Ha minacciato il taglio dei voli per Sicilia e Sardegna e chi ci rimetterà saranno gli utenti italiani del trasporto aereo. Ha, pertanto, chiesto al Ministero dei Trasporti e all’Enac di sospendere le autorizzazioni ad operare presso gli scali italiani concesse a Ryanair.

Peraltro, il presidente Antitrust, Roberto Rustichelli, ritiene che la norma sul caro-voli tenda ad impedire lo sfruttamento abusivo del potere di mercato ai danni di consumatori particolarmente vulnerabili.

Che ne pensate del decreto prezzi? A voi i commenti!