• Dom. Mag 5th, 2024

Grillo Contro Meloni: Tutte Le Bugie Della Premier!

Su Twitter Grillo si scaglia contro Meloni. In 8 mesi – dice il fondatore del Movimento 5 Stelle – la premier si è rimangiata tutte le promesse. Ne ha elencate alcune.

 

Grillo contro Meloni: su Twitter una lista di bugie della premier

In 8 mesi di governo, è caduta la maschera di quelli che dicevano di essere pronti. La premier Giorgia Meloni si è rimangiata tutte le promesse.

Grillo contro Meloni ha voluto ricordare alcune di queste promesse non mantenute dalla presidente del Consiglio. L’ha fatto attraverso un post su Twitter che rimanda ad un link contenente un articolo pubblicato nel blog di Grillo dall’ex ambasciatore Torquato Cardilli. L’articolo è intitolato ‘Quelli che erano pronti’. Il diplomatico elenca le bugie di Meloni sciorinate senza pudore nel corso della campagna elettorale ma anche oltre. Bugie ‘utili’ a raccogliere consensi. Questi momentanei consensi sono come cambiali da presentare alla scadenza. Se non verranno ‘pagate’ si ritorceranno contro chi l’aveva emesse con tanta presuntuosa superiorità.

Alcune delle tante promesse non mantenute dalla Meloni

Tra tante bugie, Torquato Cardilli ha voluto ricordare alcune promesse in campagna elettorale puntualmente non mantenute.

Meloni ha promesso di non vendere mai l’Alitalia allo straniero, invece dopo averne dimezzato le dimensioni la compagnia è stata ceduta per il 40% alla Lufthansa.

Riguardo all’immigrazione clandestina, Meloni aveva promesso di attuare il blocco navale alla Libia, perseguire gli scafisti nel globo terracqueo e rimpatriare i clandestini. Nulla di questo è stato fatto.

Aveva annunciato che il governo è e sarà per la certezza della pena. In realtà, il ministro di giustizia intende allargare ancora le garanzie a favore del reo, non delle vittime del reato.

Ha annunciato anche che avrebbero abolito le accise (sono ancora lì fin dalla guerra d’Etiopia), abbassato le tasse (qualcuno se n’è accorto?), lottato contro i grandi evasori (esistono tuttora evasori per 170 miliardi all’anno).

Aveva detto che il governo si sarebbe opposto alle pressioni europee per applicare la direttiva Bolkestein del 2006 sulle spiagge ma c’è stata una retromarcia per evitare sanzioni.

Ha anche parlato a vanvera dicendo che il salario minimo è contro gli interessi dei lavoratori. Di fatto, il precariato viene istituzionalizzato con il decreto del 1° maggio.

Meloni, in nome della Patria, ha espresso la volontà di evitare la sostituzione etnica salvando il ceppo italiano. La premier sa che il presunto purismo etnico è vietato dalla nostra Costituzione?

Che ne pensate di Meloni? A voi i commenti!