• Gio. Mag 2nd, 2024

Pensioni, Uscite Dimezzate: Stretta Sui Canali Di Pensionamento!

Pensioni: nel 2024 ci saranno molte meno uscite rispetto al 2023, a causa di alcuni rinvii previsti dalla nuova Legge di Bilancio. Ecco di che cosa si tratta!

 

Le pensioni sono sempre un argomento centrale del dibattito in Italia e non solo. Nel 2024, però, ci sarà un calo di uscite e pensionandi, tra rinvii e stretta decisa sui canali di pensionamento dalla Legge di Bilancio. Ma ecco tutto quello che c’è da sapere.

Pensioni: stretta su Opzione donna, quota 103 e molti rinvii per il 2024!

La Legge di Bilancio prevede molti cambiamenti per quanto riguarda i più utilizzati canali di pensionamento, ed una stretta con una regola che verrà approvata dal Parlamento entro la fine del 2023. Proprio per questo motivo, le uscite e i pensionamenti nel 2024 saranno di meno rispetto a quelle degli anni passati. A quota 103, Opzione donna e all’Ape sociale accederanno, nel corso del nuovo anno, 32mila persone, contro le 60mila uscite invece nel 2023. Questo permette già di avere un’idea sui cambiamenti che avverranno. L’incremento della durata delle finestre mobili sarà un elemento decisivo per gli slittamenti che ci saranno nel nuovo anno. Prima, era pari a 3 mesi per i lavoratori appartenenti al comparto privato, ed invece 6 mesi per il pubblico. Ora diventeranno rispettivamente di 7 e 9 mesi. Già solo questo porterà le prime decorrenze ad avvenire in estate.

Pensioni: per chi non ci sarà nessun cambiamento!

Per quanto riguarda i lavoratori che devono andare in pensione dopo aver svolto un lavoro usurante, non sono invece previsti problemi o slittamenti di alcun genere. Chi svolge ad esempio attività notturne, potrà andare in pensione come fatto negli anni precedenti, ma bisogna considerare che sono davvero pochi coloro che riescono a certificare questo tipo di lavoro e che perciò possono avere accesso a questo tipo di canale di pensionamento. I lavoratori precoci, ovvero chi ha accumulato almeno 18 mesi di attività prima del compimento del diciannovesimo anno di età, potrà andare in pensione dopo 41 anni di contributi a prescindere dall’età. Anche sotto questo punto di vista quindi non dovrebbero esserci cambiamenti di nessun genere. I cambiamenti operati non riguardano nemmeno i canali di uscita principali. Infatti per la pensione anticipata ordinaria ci sarà bisogno ancora di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Voi che cosa ne pensate? Avete seguito questi sviluppi sulle pensioni e che idee avete in merito? A voi i commenti!