• Sab. Mag 4th, 2024

Caso Simonetta Cesaroni: Ecco Chi È Stato!

Nel caso mediatico che coinvolge Simonetta Cesaroni, c’è stato recentemente uno sviluppo. Ecco chi è il colpevole!

 

Il caso del delitto di Simonetta Cesaroni, avvenuto a Roma il 7 agosto 1990, è stato oggetto di indagini e teorie investigative per oltre tre decenni. Un recente sviluppo, come riportato da Repubblica, presenta una nuova ipotesi formulata dai carabinieri di piazzale Clodio: il figlio del portiere, Mario Vanacore, potrebbe essere il responsabile dell’omicidio.

Simonetta Cesaroni, una ventenne segretaria, fu uccisa con 29 coltellate negli uffici degli Ostelli della gioventù in via Poma. I carabinieri suggeriscono che Mario Vanacore, figlio del portiere del palazzo, Pietrino Vanacore, potrebbe averla incontrata casualmente nell’ufficio e aver tentato di abusare di lei. La loro ipotesi è basata su una serie di circostanze e indizi, tra cui il ritrovamento di un’agenda Lavazza appartenente ai Vanacore vicino alla scena del crimine.

Nonostante questa nuova teoria, la procura di Roma, guidata dal pm Gianfederica Dito, ha richiesto l’archiviazione del caso. La procura ritiene che le prove a disposizione siano insufficienti per sostenere l’accusa contro Mario Vanacore. Questa decisione segue una serie di errori investigativi nel corso degli anni, che hanno visto diverse persone, tra cui lo stesso Pietrino Vanacore, indagate e poi prosciolte.

I carabinieri, tuttavia, hanno dettagliato nel loro rapporto finale come Mario Vanacore avrebbe potuto accedere all’ufficio e incontrare Simonetta. Secondo la loro ricostruzione, Mario Vanacore si trovava in via Poma quel giorno per fare visite familiari, e potrebbe essere entrato negli uffici degli ostelli per usare il telefono.

La ricostruzione degli eventi proposta dai carabinieri suggerisce un tentativo di abuso da parte di Mario Vanacore, seguito dalla sua reazione violenta quando Simonetta tentò di difendersi. Questo avrebbe portato al tragico assassinio. Successivamente, i Vanacore avrebbero cercato di depistare le indagini e cancellare le tracce del crimine.

Tuttavia, data la mancanza di prove concrete e la richiesta di archiviazione della procura, il caso di Simonetta Cesaroni rimane uno dei misteri irrisolti più noti d’Italia. L’ultima parola spetta ora al Giudice per le Indagini Preliminari (Gip), che deciderà se accogliere o meno la richiesta di archiviazione.

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