La morte inspiegabile di una ventenne durante una festa a Bagheria. Tutti i dubbi della famiglia, le indagini, e il ruolo dell’autopsia.
Mistero a Bagheria: cosa è successo davvero a Simona Cinà? Una ventenne in perfetta salute, una piscina, una festa… e troppi silenzi
C’era musica, risate, una piscina illuminata. Una festa come tante, finita nel modo più impensabile. Simona Cinà, 20 anni, sportiva, sorridente, amante della vita, viene trovata senza vita galleggiando a faccia in su. E nessuno sembra essersene accorto.
Era una notte d’estate, quella tra il 1° e il 2 agosto, nella villetta affittata per una festa di laurea a Bagheria. Ottanta invitati, cocktail promessi nell’invito, ma quando arrivano i soccorsi, le bottiglie sono sparite. E la scena appare… troppo pulita.
I carabinieri entrano in azione, la procura apre un’indagine per omicidio colposo. Ma la parola definitiva spetta all’autopsia. Intanto, i dubbi crescono.
Com’è possibile che nessuno si sia accorto che Simona era in acqua? La piscina è piccola, circa otto metri quadrati. Il corpo è stato ritrovato a galla, in costume, il viso rivolto verso il cielo. Non c’era confusione. Non c’era caos. Solo ragazzi immobili, muti, appoggiati ai muri. E uno strano silenzio.
I familiari parlano di incongruenze. La torta della laurea? Mai vista. I vestiti di Simona? Spariti. Solo le scarpe a bordo piscina. Qualcuno si stava già dando da fare per pulire, quando il cadavere era ancora lì. Perché?
C’è anche il dettaglio del sangue nel giardino. Una ferita, dice uno degli invitati, un gesto di nervosismo. Ma il DNA verrà confrontato, perché la famiglia non crede alle coincidenze. Simona era un’atleta, una “pesce in acqua”. Non beveva, non fumava, faceva sport ogni giorno. Non si sarebbe lasciata andare.
E i video? Scomparsi. Le storie sui social si interrompono bruscamente. Solo un paio di clip rimaste: Simona che balla con gli amici, sorride, indossa una gonna di jeans e una camicia verde. L’ultima istantanea di una vita spezzata. Il resto? Silenzio.
Il legale della famiglia insiste: troppi buchi neri. Chi ha ripulito la scena? Perché non ci sono immagini della torta? Perché nessuno ha chiamato i genitori? È stata la mamma a cercare la figlia, alle 4:45. Nessuno, fino ad allora, aveva detto nulla.
La sorella gemella Roberta racconta l’arrivo: il corpo era coperto da un telo, i ragazzi zitti, distanti, impassibili. Nessuna parola, nemmeno uno sguardo. Solo gelo.
Il sospetto è che qualcosa sia finito nel bicchiere della ragazza. Una sostanza, una trappola. Forse qualcuno sa, ma tace. Forse qualcuno ha visto, ma ha paura.
Ora tutto è nelle mani della medicina legale. L’autopsia chiarirà se Simona ha avuto un malore o se dietro questa morte si nasconde altro. La verità è sospesa, in attesa di un referto.
Nel frattempo, una famiglia resta a pezzi. I genitori vogliono solo sapere perché. Perché una ragazza così piena di vita è morta in una festa che doveva essere un momento di gioia.
E voi? Cosa pensate sia successo davvero a Simona? Lasciate un commento, diteci la vostra.