• Sab. Ago 2nd, 2025

Omicidio shock: Alessandro ucciso e fatto a pezzi da madre e compagna

Un rifiuto banale scatena l’orrore: la drammatica vicenda di Alessandro Venier, ucciso e smembrato a Gemona. Tutti i dettagli del caso che ha sconvolto l’Italia.

 

Ti sei mai chiesto quanto sottile possa essere il confine tra la normalità e l’orrore?

A Gemona del Friuli, quel confine è stato spezzato a colpi d’ascia. Alessandro Venier, 35 anni, è stato ucciso, fatto a pezzi e nascosto in un bidone da chi avrebbe dovuto proteggerlo: sua madre e la sua compagna.

Una telefonata ai carabinieri ha squarciato il silenzio: due voci hanno confessato l’inimmaginabile. Il corpo dell’uomo giaceva in cantina, sezionato e coperto di calce viva. L’omicidio, secondo gli inquirenti, risalirebbe al 25 luglio, giorno in cui Alessandro è stato visto per l’ultima volta.

La madre, infermiera conosciuta e stimata in paese, e la compagna, una giovane colombiana madre della loro bimba nata a gennaio, si sono accusate senza esitazioni. Ma il motivo? Qui si entra nell’incredibile: una lite scoppiata, pare, per il semplice rifiuto dell’uomo di apparecchiare la tavola. Un gesto banale che avrebbe fatto da detonatore a una frustrazione covata per anni, alimentata da precarietà, tensioni domestiche e forse anche dalla personalità disturbata dell’uomo.

Nessuno aveva mai sentito urla da quella casa. Eppure, i carabinieri ci passavano spesso. Alessandro aveva piccoli precedenti, problemi di alcol e droga, e pare stesse pianificando un trasferimento in Colombia. Ma nulla lasciava presagire una fine così brutale.

Ora gli investigatori cercano di capire se il delitto sia stato pianificato o frutto di un impulso. Nessuna traccia di sangue, nessun rumore, solo silenzio. Le due donne, secondo gli inquirenti, avrebbero ripulito tutto con cura, come se l’intero omicidio fosse stato architettato nei minimi dettagli.

Nel frattempo, la figlia della coppia è stata affidata a una struttura protetta. E una comunità intera cerca di dare un senso a un delitto che un senso non ce l’ha.

Che ne pensi di questa vicenda? Diccelo nei commenti, vogliamo conoscere il tuo punto di vista.