• Mer. Mag 15th, 2024

Reddito Di Cittadinanza, Sms Inaspettato: Comunicati I Tagli In Veneto!

Numerose famiglie del Veneto hanno ricevuto il fatidico sms di Stop al Reddito di Cittadinanza. Ecco i dettagli della misura adottata dal Governo Meloni.

 

Sospensione del Reddito di Cittadinanza in Veneto: i dati

La sospensione del Reddito di Cittadinanza in Veneto ha interessato l’8,6% di 24.782 famiglie. Si tratta di quei nuclei che nel periodo compreso tra Gennaio e Luglio 2023 hanno percepito un assegno di almeno 513 euro. Stiamo parlando di 3.000 persone su 47.687.
I centri per l’impiego contatteranno queste persone già nel mese di Agosto, poiché la Regione intende accelerare l’iter di accesso al Supporto per la Formazione e il Lavoro. La misura scatterà il 1° Settembre 2023 e prevede l’erogazione di un assegno di 350 euro a testa per 12 mesi.

Il sussidio è destinato a coloro che prenderanno parte al percorso di reinserimento. Si tratta di una procedura simile a quella del programma Gol, che in Veneto ha ottenuto un riscontro del 51% in rapporto alla media nazionale del 28, 4%. Il percorso per la ricollocazione nel mondo del lavoro è finanziato dal Pnrr. I dati riportati da Veneto Lavoro, confermano che nei primi 6 mesi del 2023 il programma Garanzia occupabilità ha coinvolto 96.272 disoccupati. Di questi, il 4,6% usufruisce del Reddito di Cittadinanza.

Dopo il percorso di riqualificazione professionale, molti soggetti hanno trovato lavoro. Si tratta per il 53% di uomini, mentre il 50% sono donne. Il 60% riguarda i giovani e il 54% i disoccupati da meno di 6 mesi . Questo monitoraggio rivela l’esistenza di buone prospettive per le famiglie che hanno perso il Reddito di Cittadinanza. Le persone considerate occupabili possono, infatti, beneficiare del SFL.
Secondo il direttore regionale dell’INPS, Filippo Pagano, questo non è uno strumento negativo. Se prima un nucleo familiare composto da due persone riceveva poco più di 500 euro, ora potrà usufruire di 350 euro a testa. L’erogazione del sussidio partirà dal momento in cui il percettore inizierà il percorso di riqualificazione e aggiornamento.

SFL: ecco i passaggi corretti per richiederlo

Il primo passo da compiere consiste nella presentazione della domanda all’INPS. Questa può essere effettuata sul sito dell’ente, accedendo con Spid, carta dei servizi Cns, o carta d’identità elettronica. In alternativa è possibile rivolgersi ai CAF o ai patronati. Il richiedente dovrà poi iscriversi al sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, avallando il Patto di attivazione digitale.

Successivamente l’utente potrà recarsi presso il Centro per l’impiego, dove firmerà il Patto di servizio, aderendo al programma di reinserimento. Elena Donazzan, Assessore Regionale al lavoro, ha dichiarato che questa procedura sarà attiva in Veneto già ad Agosto. Questo grazie ai controlli incalzanti sui furbetti del reddito, che riduce la platea a un sistema di politiche attive molto efficiente.

L’Assessore ha poi reso noto di aver incaricato Tiziano Barone, Direttore di Veneto Lavoro, di riunire i responsabili territoriali per convocare le persone interessate. I richiedenti potranno così iniziare al più presto il percorso di formazione e ricollocazione. La Donazzan ha anche aggiunto che Veneto Lavoro, INPS e Regione collaboreranno per appoggiare i sindaci nella gestione del nuovo assegno di inclusione. L’erogazione partirà il 1° Gennaio 2024 e interesserà i nuclei familiari più bisognosi, specialmente quelli che vedono al loro interno persone socialmente fragili.

La sospensione del Reddito di Cittadinanza è sicuramente l’argomento di discussione più frequente negli ultimi giorni. E voi, siete d’accordo sull’introduzione di queste misure innovative?