• Gio. Mag 2nd, 2024

Mia, Reddito Di Cittadinanza: Come Cambia Con Il Governo Meloni!

Come anticipato dal Corriere della Sera, la Riforma del Reddito di Cittadinanza è quasi pronta. Il testo è al vaglio del ministero dell’Economia. Ecco cosa cambia con il governo Meloni.

 

Reddito di Cittadinanza: cosa cambia con il governo Meloni

I tempi per la Riforma del Reddito di Cittadinanza sono stretti. Entro due settimane, Elvira Calderone, ministra del Lavoro, dovrà portare in Consiglio dei Ministri almeno il decreto legge.

L’avvio della nuova misura di sostegno sociale è previsto per settembre.  Scatterà nel 2023, dopo i 7 mesi di proroga previsti dalla Legge di Bilancio.

Il sussidio per i poveri non sparirà neanche per i cosiddetti occupabili (che potrebbero lavorare). Questo sostegno sarà sostituito dalla Mia (misura di inclusione attiva), che potrebbe essere richiesta già dal primo settembre.

I potenziali beneficiari verranno suddivisi in due diverse platee.

La prima riguarda le famiglie povere senza persone occupabili. Questo tipo di nucleo familiare comprende almeno un minorenne, un disabile o un anziano over 60.

La seconda platea interessa famiglie con occupabili, ovvero con almeno un componente del nucleo familiare tra 18 e 60 anni di età.

Nuovo Reddito di Cittadinanza: stretta negli importi e nella durata

Per entrambe le platee beneficiarie, la riforma prevede una stretta sia negli importi sia nella durata del RdC.

Le famiglie continueranno a ricevere il sussidio Mia. L’importo base (per i single) sarà di 500 euro mensili, come per il Reddito di Cittadinanza.

Si discute sulla quota aggiuntiva per i beneficiari che devono pagare l’affitto. Questa quota prevede un importo fino a 280 euro al mese, ma con la Mia potrebbe ridursi. L’importo erogato potrebbe essere modulato in base alla numerosità del nucleo familiare.

La stretta colpirà soprattutto gli occupabili.  L’assegno di base potrebbe essere ridotto a 375 euro.

Riguardo alla durata, la Mia durerà fino a 18 mesi per i più poveri, mentre per gli occupabili un anno al massimo.

Altre modifiche al RdC

La riforma prevede altre novità.

Non si potrà più richiedere il nuovo sussidio a ripetizione.

Per ottenere la Mia, i requisiti ISEE cambiano: si avrà diritto al sostegno con un reddito che scenderà dagli attuali 9.360 euro a 7.200 euro.

In compenso, aumenta l’importo del sussidio a seconda del numero dei componenti la famiglia.

Si pensa anche alla correzione del requisito relativo alla residenza in Italia. Dagli attuali 10 anni dovrebbe scendere a 5 anni per evitare censure di Bruxelles e della Consulta.

Con la regia del ministero del Lavoro, verrà creata una piattaforma nazionale per gli occupabili che saranno obbligati ad iscriversi. Grazie a questa piattaforma potranno ricevere le offerte di lavoro. La prestazione decadrà se rifiuteranno soltanto una di queste offerte.

Che ne pensate di questa riforma? A voi i commenti!