• Dom. Mag 5th, 2024

Ha dell’incredibile quello che è successo a Bari. Un uomo di 49 anni colto da infarto si è salvato per puro caso, indossava un dispositivo.

 

Bari, uomo di 49 anni salvo per puro caso, ecco perché…

Il Policlinico di Bari ha riferito una vicenda che ha dell’incredibile. Di certo, non capita tutti i giorni. Vito Sifanno, un uomo di 49 anni, era sotto osservazione per problemi cardiaci. In attesa di un intervento chirurgico, gli era stato applicato un mini-defibrillatore. E’ stato colto da infarto, ma il defibrillatore indossabile ha permesso al suo cuore di riprendere a pulsare subito dopo l’arresto cardiaco. Quel dispositivo elettronico l’ha salvato. Entrando in funzione immediatamente, ha fatto ripartire il suo cuore consentendo all’uomo di riprendersi subito.

I suoi familiari, presenti al momento dell’infarto, hanno chiamato il 118 per un intervento tempestivo. L’ambulanza ha trasportato l’uomo al Policlinico di Bari ed era perfettamente cosciente. Una volta giunto in ospedale, è stato sottoposto ad intervento per l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo. Serve a proteggerlo dalle pericolose frequenze cardiache di cui l’uomo, purtroppo, soffre.

Defibrillatore indossabile: cos’è, a cosa serve

Il mini-defibrillatore o defibrillatore indossabile consiste in un gilet di tessuto da portare sotto i vestiti. E’ dotato di 4 elettrodi utili per monitorare l’attività cardiaca, 3 piastre di defibrillazione, un caricabatteria che funziona anche da trasmettitore e un monitor.

Questo dispositivo elettronico, se indossato, rappresenta un vero salvavita. Si attiva rilasciando una scarica elettrica, quando si verifica un’aritmia ventricolare, consentendo al cuore del soggetto di riprendere a battere in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

L’altra funzione del defibrillatore indossabile interessa l’attività dei cardiologi. Serve a monitorare il paziente a distanza, costantemente. Oltre alla frequenza cardiaca, è in grado di rilevare anche varie funzioni come l’attività fisica quotidiana. Registra anche le ore di riposo con cui verificare da remoto se l’attività cardiaca, durante il sonno, resta costante o se sono presenti deterioramenti. In quest’ultimo caso, risulta necessario impiantare il defibrillatore definitivo sottocutaneo. La sicurezza offerta dal dispositivo permette di migliorare in modo significativo la qualità della vita dei pazienti.

Come funziona il mini-defibrillatore e quando va indossato

Nell’ultimo anno, al Policlinico di Bari hanno usato il mini-defibrillatore oltre 30 pazienti. In tutta la Puglia, l’hanno indossato 120 persone che sono state protette da questo dispositivo salvavita.

Quando viene identificato un paziente a rischio, è possibile monitorare gli effetti dei farmaci somministrati attraverso l’uso di questo ‘giubbotto di salvataggio’. Il monitoraggio serve in caso di controindicazioni all’intervento chirurgico come la gravidanza. Viene fatto indossare anche prima di sottoporre un paziente a intervento chirurgico per valutare mediante i dati trasmessi se i fattori di rischio permangono. In tal caso, si procede con l’impianto del defibrillatore definitivo sottocutaneo.

In caso di rilevazione anomala, il dispositivo comincia gradualmente ad attivarsi. Inizialmente, avvisa il paziente con un allarme a vibrazione, poi attiva una sirena che cresce d’intensità man mano che si manifesta l’aritmia ventricolare. Prima di rilasciare la scarica elettrica, fornisce istruzioni per chi indossa il mini-defibrillatore e per i presenti.

Il 49enne di Carbonara è sano e salvo grazie a questo apparecchio.

Che ne pensate del mini-defibrillatore? A voi i commenti!