• Ven. Apr 26th, 2024

Altro Che Aiuti Umanitari: Ecco Cosa Si Nascondeva All’Aeroporto Di Pisa!

Molti paesi europei, stanno creando una catena di solidarietà in favore dei profughi ucraini. Vengono spediti loro ogni tipo di bene primario, e anche l’Italia in questo è presente. Ma è di poco fa una notizia sconcertante. All’aeroporto di Pisa è stata scoperta una tratta del tutto illegale. Scopriamo nel dettaglio cosa è stato trovato!

Una segnalazione è arrivata sabato, da parte di alcuni lavoratori dell’aeroporto civile “Galileo Galilei” di Pisa. Mentre erano impegnati a caricare alcune casse, su un aereo cargo in partenza per l’Ucraina, si sono ritrovati di fronte ad un amara scoperta.

Le casse non contenevano aiuti umanitari come si credeva, ma armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi. Di fronte ad una visione così grave, i lavoratori si sono rifiutati di continuare e hanno chiamato immediatamente l’Unione Sindacale di Base.

L’USB ha denunciato subito l’accaduto, e con un intervista ha rivolto pesanti accuse allo stato italiano. Il governo Draghi, aveva fin da subito annunciato che avrebbe spedito materiale militare in supporto all’Ucraina, ma che queste spedizioni sarebbero sempre partite da un aeroporto militare e mai da uno civile.

Dal “Cargo Village” dell’aeroporto di Pisa, possono partire solo voli umanitari, con casse che devono contenere solo beni primari, medicine e quant’altro possa essere utile ad una popolazione martoriata dalla guerra. L’azione grave compiuta sabato, è di aver fatto passare materiali bellici come aiuti umanitari. E questo per poterli far partire da un aeroporto civile.

Le denuncia viene fatta a tutti coloro che sanno e nascondono queste azioni illecite. L’Unione Sindacale di Base, chiede a tutte le strutture del traffico aereo degli aeroporti civili, di bloccare queste spedizioni e agli operatori aeroportuali di rifiutarsi di caricare simili “aiuti”.

Dinanzi ad un fatto così increscioso che ha suscitato molto clamore, la risposta della politica non si è fatta attendere. Le consigliere regionali del movimento 5stelle, la dottoressa Galletti e la dottoressa Noferi, hanno annunciato un’interrogazione urgente sulla veridicità del fatto. Hanno aggiunto inoltre, che qualora la notizia risultasse vera, molti politici toscani dovranno rispondere ai cittadini circa la loro dubbia serietà.

Proprio così, poiché molti rappresentanti politici toscani alcuni giorni fa, si erano radunati in Piazza Santa Croce per manifestare contro i bombardamenti russi ai danni dell’Ucraina. Non si può implorare la pace, e al tempo stesso essere complici di queste rappresaglie ai danni dei civili.

“Potere al Popolo” si è unito a questa protesta, in quanto ha appurato come già altri aeroporti civili sono stati coinvolti in questa tratta delle armi, come l’aeroporto di Grosseto e Pratica di Mare. Ma un’altra realtà sta prendendo piede e spiega molte cose.

Scegliere l’hub pisano non è stato casuale poiché sorge vicino la base Usa di Camp Darby, che fornisce le armi da spedire al fronte ucraino. Una situazione pericolosissima, che non può continuare ad essere compiuta nel silenzio assenso di chi sa e non fa nulla. Una condizione questa, che mette in pericolo i pisani, i viaggiatori e i lavoratori dello scalo aeroportuale.

Tra il 1 Marzo e il 13 di Marzo, ci sono stati almeno 27  voli militari partiti dai 3 aeroporti toscani, e diretti in Polonia alla base Nato di Rzeszow. Ricordiamo che l’Ungheria non ha permesso il passaggio sui suoi cieli di tali voli.

L’USB ha richiamato tutti alla mobilitazione per una manifestazione, che si terrà sabato 19 marzo alle ore 15 davanti all’aeroporto “Galileo Galilei” . Da qui un corteo raggiungerà lo scalo militare di Pisa, per ribadire il no alla guerra e all’invio di armi. Lo slogan sarà “Dalla Toscana ponti di pace non voli di guerra”.

La guerra russa-ucraina sta portando molti problemi, ed è difficile sapere come muoversi in una situazione del genere. Qual è il modo più giusto per mostrare all’Ucraina aiuto concreto?  Gli aiuti umanitari possono bastare? Non entriamo in guerra, non partecipiamo al conflitto in modo diretto, ma allora spedire le armi va bene o non va bene?

A voi i commenti!