• Sab. Mag 4th, 2024

Nuova Proposta Della Boschi: I Giornalisti Verranno Schedati!

La nuova proposta della Boschi ha lasciato di stucco molti personaggi illustri: i giornalisti dovranno essere schedati. Ecco che cosa vuol dire!

 

La proposta avanzata da Maria Elena Boschi, esponente di Italia Viva e vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai, che suggerisce l’obbligo per i giornalisti di dichiarare le proprie inclinazioni politiche, ha scatenato un’ondata di polemiche. L’idea di Boschi, volta a estendere le regole della par condicio anche ai commentatori, si è scontrata con un muro di critica trasversale, da parte sia della maggioranza che dell’opposizione, oltre che da enti regolatori come l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi).

La proposta prevede un meccanismo di bilanciamento per cui i cronisti e i commentatori che esprimono una determinata posizione debbano essere contrapposti da colleghi di orientamento opposto. Tuttavia, stabilire criteri oggettivi per definire l’affiliazione politica dei giornalisti appare impraticabile, oltre a sollevare preoccupazioni in merito alla libertà di stampa e al diritto alla segretezza del voto.

Partiti e personalità politiche di diverso orientamento hanno espresso il proprio dissenso, definendo l’idea irrealizzabile, anticostituzionale e un pericoloso tentativo di limitare la libertà di espressione. Il capogruppo del Partito Democratico in Vigilanza, Stefano Graziano, ha sottolineato l’inattuabilità della proposta, evidenziando l’impossibilità di chiedere a un giornalista a quale parte politica appartiene e cosa intende dire in televisione. Anche il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, ha criticato l’idea, ritenendola un attacco ai principi costituzionali.

Nonostante le numerose critiche, Boschi ha difeso la sua proposta, sostenendo l’importanza di applicare le regole della par condicio anche ai commentatori. Tuttavia, la sua iniziativa non ha trovato appoggio, con diversi esponenti politici e rappresentanti dei media che hanno evidenziato i rischi di una tale misura per la libertà di pensiero e la pluralità dell’informazione.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!