• Ven. Mag 3rd, 2024

Fiorello Si Racconta Senza Filtri: Il Trauma Vissuto Nel Suo Primo Viaggio All’Estero!

In un’intervista del Corriere della Sera, Fiorello ha voluto raccontare di un’esperienza traumatica nel suo primo viaggio all’estero, in Africa. Ecco cosa è successo.

 

Fiorello e il trauma nel suo primo viaggio all’estero

Intervistato dal Corriere della Sera, Fiorello ha raccontato di una disavventura che gli ha lasciato il segno, risalente agli inizi della sua carriera. Lo showman, nel descrivere quell’esperienza traumatica, ha condito il tutto con la sua inconfondibile ironia.

Il racconto del trauma si riferisce al primo viaggio all’estero, precisamente in Africa. Aveva appena terminato la leva militare, quando gli capitò la disavventura che ancora oggi ricorda perfettamente.

Il comico siciliano era tornato ad Augusta quando il capo villaggio della compagnia con cui lavorava gli fece una sorpresa. Lo licenziò come barista per, poi, assumerlo come animatore per l’inverno. La proposta gli sembrò strana visto che d’inverno non c’è nessuno. Gli sembrò tutto uno scherzo ma, alla fine, lo portò con sé in Costa d’Avorio.

L’esperienza traumatica di Fiorello in Africa

All’epoca in cui gli capitò la disavventura, Fiorello aveva 23 anni. Fu il suo primo viaggio sia in aereo sia all’estero.

Non appena arrivato in Africa, scendendo dall’aereo cominciò a sentire un caldo infernale. Pensava fosse dovuto ai motori dell’aereo e, invece, no. Più si allontanava dall’aereo, più sentiva caldo. In quel momento, la temperatura era di 50 gradi all’ombra con il 98% di umidità.

In quei giorni, mangiava soltanto ananas e perse 10 chili. Fu anche costretto a cercare un dentista perché soffriva di un dolore a un dente. Lo portarono da un dentista, fu un’esperienza traumatica.

Lo specialista non disponeva di corrente elettrica e gli fu tolto un dente. Praticamente, il dentista gli tolse il dente a mani nude. Utilizzò una tenaglia e gli frantumò l’osso della mascella. Restò in camera con la febbre a 42 gradi per 15 giorni, un incubo. Certi colleghi di Fiorello, con la febbre così alta, sentivano un freddo cane ad una temperatura esterna di 50 gradi. Servivano coperte.

Fiorello ha concluso l’intervista dicendo che, fortunatamente, non prese la malaria. Il chinino, però, gli ha lasciato un segno che si porta ancora oggi. Ha contratto l’epatite C da farmaco.

Che ne pensate di questa brutta esperienza di Fiorello? A voi i commenti!