Il DNA trovato sulle unghie di Chiara Poggi è ritenuto valido: ecco cosa significa per le indagini su Andrea Sempio e perché potrebbe ribaltare il caso Garlasco.
Cosa significa davvero quando si dice che il DNA trovato sulle unghie di Chiara Poggi è considerato valido? E soprattutto, come può cambiare le sorti dell’indagine su Andrea Sempio?
Un nuovo capitolo si apre nel caso dell’omicidio di Garlasco, che dal 2007 continua a riempire le cronache. Le tracce genetiche rinvenute sotto le unghie della vittima, inizialmente escluse, ora sono ritenute utilizzabili. Questo significa che potranno essere confrontate con gli altri campioni raccolti, compreso quello di Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara oggi unico indagato in concorso.
Un dettaglio che potrebbe ribaltare l’intera inchiesta. Per la procura e i consulenti, uno dei profili genetici coincide proprio con quello di Sempio. Ma i suoi legali e la famiglia Poggi sostengono che il materiale sia troppo scarso per garantire risultati affidabili. Se invece il DNA viene considerato valido, allora diventa prova concreta da valutare nell’incidente probatorio in corso. Durante l’udienza, il legale della famiglia Poggi ha sottolineato che finalmente esistono dati probatori reali, ricordando quanto sia rischioso dare l’idea che la scienza forense non abbia valore.
La vicenda si complica ancora di più con le indagini parallele che toccano l’ex procuratore Mario Venditti, accusato di aver ricevuto denaro per archiviare l’inchiesta su Sempio nel 2017. L’ex magistrato, oggi sotto inchiesta per corruzione, respinge ogni accusa e rivendica la propria carriera, dichiarando di non aver mai preso soldi né favoritismi.
Il prossimo 18 dicembre sarà un giorno cruciale: in aula si discuteranno i risultati delle analisi sul DNA. Un passaggio che potrebbe avvicinare alla verità su un delitto che, dopo sedici anni, continua a sollevare dubbi e sospetti.
Tu cosa ne pensi? Questo nuovo risvolto può davvero cambiare tutto? Scrivilo nei commenti.