• Ven. Mag 3rd, 2024

Cinema Splendor Di Milano: La Protesta Degli Attivisti!

Gli studenti del movimento delle tende avevano occupato il Cinema Splendor di Milano come atto di protesta contro il caro affitti. Ecco cosa è successo.

 

Cinema Splendor di Milano occupato dagli studenti del movimento delle tende

Il 16 settembre gli studenti del movimento delle tende avevano occupato l’ex Cinema Splendor di Milano come atto di protesta contro il caro affitti. Si tratta di un problema particolarmente sentito a Milano, dove una stanza singola difficilmente si trova a meno di 600 euro al mese. Gli studenti avevano istituito cineforum e aule studio all’interno dell’ex cinema.

A due giorni dall’occupazione della struttura, il Cinema Splendor è stato sgomberato dalla Polizia. Lo sgombero è stato disposto da Giuseppe Petronzi, procuratore generale di Milano. Polizia locale, Carabinieri e reparti mobili della Questura si sono presentati all’ex cinema con 7 camionette.

L’operazione è avvenuta senza disordini o tensioni. All’interno del cinema si trovavano 11 attivisti: sono stati identificati e sgomberati. Gli studenti hanno specificato che non c’era spazio per opporre resistenza. Le forze dell’ordine hanno preso i telefoni chiedendo i nominativi delle persone presenti all’interno. Gli studenti si riuniranno in presidio.

La protesta degli attivisti contro il caro affitti

Alcuni studenti il 16 settembre hanno occupato la struttura piazzando le tende in piazza Piola, vicino al Politecnico. La loro intenzione è restituire alla città uno spazio chiuso dal 2007.

Uno dei leader del movimento delle tende, Giovanni, al momento dell’occupazione della struttura aveva annunciato che era loro intenzione non uscire dal cinema di viale Gran Sasso. L’ha riferito a Mianews rispondendo alle proteste dei residenti. La struttura di proprietà privata è in disuso da anni.

Gli attivisti avevano installato aule studio e cineforum chiedendo una limitazione dei prezzi degli affitti e la realizzazione di residenze universitarie.

Prima dell’estate, sono stati aperti tavoli di confronto ma le promesse non sono state mantenute: questo denunciano gli studenti. La protesta, dunque, continua con l’inizio dell’anno scolastico. Una protesta iniziata lo scorso maggio a Milano. E’ tuttora in corso il presidio davanti al Politecnico di Milano.

La situazione degli affitti peggiora a Milano

Ad oggi, le proteste contro il caro affitti non hanno portato a nulla, come spiega Giorgia, studentessa e membro dell’associazione Cambiare Rotta. Anzi, a dire la verità, la situazione degli affitti è peggiorata a Milano con una media di 626 euro al mese per una stanza.

La proposta di Maran – prosegue Giorgia – di usare le case popolari sfitte per gli studenti divide, di fatto, due categorie sociali unite da sempre per il diritto dell’abitare. Non è questa la soluzione giusta. L’intenzione degli occupanti è rivendicare l’investimento in misure strutturali durature e credibili, studentati pubblici e gratuiti che assicurino il diritto allo studio e all’abitare.

Che ne pensate di questa protesta? A voi i commenti!