• Lun. Mag 6th, 2024

Caso Giulia Tramontano: Ecco Cosa Rischia La Madre Di Impagnatiello!

Il caso Di Giulia Tramontano è ancora carico di tanti interrogativi. Ora però oltre ad Alessandro Impagnatiello, nei guai è finita anche la madre. Ecco cosa rischia!

 

Riesame del caso Giulia Tramontano: possibile implicazione della madre di Impagnatiello, spiega l’esperto in diritto penale. Il brutale omicidio di Giulia Tramontano, una giovane di 29 anni in gravidanza avanzata, ha scosso l’intero paese. L’autopsia è stata eseguita sul suo corpo oggi, 9 giugno 2023, e gli investigatori sperano che i risultati chiariscano i numerosi aspetti oscuro di questa tragica vicenda.

Nel frattempo, mentre Alessandro Impagnatiello è in detenzione, gli esperti forensi hanno perquisito il suo appartamento a Milano, che condivideva con la sua compagna, la madre del bambino che avrebbe dovuto nascere. Crescono i sospetti riguardo un coinvolgimento della madre di Impagnatiello, un uomo di 30 anni, nel depistaggio successivo all’omicidio. Potrebbe finire indagata e poi condannata? L’avvocato penalista Guido Stampanoni Bassi cerca di fornire spiegazioni a questi dubbi.

Per Alessandro Impagnatiello, l’assassino di Giulia Tramontano, il processo è imminente. Tuttavia, i dubbi sul coinvolgimento della madre nell’occultamento dell’omicidio persistono. Secondo Guido Stampanoni Bassi, l’avvocato penalista citato da Il Messaggero, il quadro legale è complesso. Rispondendo alla domanda “Potrebbe la madre finire tra gli indagati?”, l’avvocato ha detto: “In termini di potenziale favoreggiamento, si applicherebbe alla madre una causa di non punibilità prevista nel nostro codice. Questo perché per una serie di reati contro l’amministrazione della giustizia, non è punibile chi ha agito per proteggere un parente prossimo da un danno grave e inevitabile alla sua libertà o al suo onore”.

L’avvocato Stampanoni Bassi ha poi proseguito: “La ragione di questa non punibilità si basa sul riconoscimento della potenza incontrollabile dei legami familiari, che escludono la rilevanza penale in casi come questo, poiché la conformità alla legge sarebbe insostenibile. La situazione potrebbe cambiare se emergessero responsabilità di altri ‘complici’ per reati diversi da quelli contro l’amministrazione della giustizia”.

Sul tema della possibile riduzione di pena per Alessandro Impagnatiello, l’avvocato ha risposto: “È estremamente improbabile, se non impossibile, che Impagnatiello possa optare per un rito abbreviato, perché dal 2019 questo procedimento è escluso per reati puniti con l’ergastolo (e la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità dell’esclusione con la sentenza n. 260/2020). […] Quindi, anche se le aggravanti della crudeltà e della premeditazione non dovessero essere riconosciute, rimarrebbe l’altra aggravante che rende il reato punibile con l’ergastolo, precludendo il rito abbreviato”.

Sulla possibile pena per l’assassino di Giulia, l’avvocato ha affermato: “Considerando l’aggravante della relazione affettiva, che sembra difficile possa essere rimossa, il reato è punito con l’ergastolo (il che esclude l’abbreviato). Non vorrei alimentare allarmismi – come alcuni esperti di diritto hanno fatto – sulla possibilità che potrebbe essere rilasciato tra 10 o 15 anni. Se la nostra legislazione prevede protezioni e garanzie, devono essere applicate a tutti: è fondamentale che non si diffonda l’idea che nei confronti dei cosiddetti ‘mostri’ le protezioni o le disposizioni previste dalla legge possano essere sospese”.

Questo caso ha sollevato numerose questioni complesse e sensibili. Ci rendiamo conto che ognuno di voi potrebbe avere idee e sentimenti forti in merito. Vi invitiamo a condividere i vostri pensieri e opinioni nei commenti qui sotto. La vostra voce è importante e il dialogo aperto può aiutare a far luce su questioni difficili come queste.