• Mer. Mag 1st, 2024

Omicidio Nada Cella: Arriva La Svolta Dopo 27 anni!

Dopo moltissimi anni, i magistrati hanno deciso di chiudere le indagini relative all’omicidio di Nada Cella, la giovane donna morta in circostanze misteriose nel 1996. Ora gli inquirenti sembrerebbero essere arrivati alla soluzione del caso. Scopriamo insieme le ultime novità.

 

Caso Cella: la svolta dopo quasi 30 anni

Nada Cella fu uccisa 27 anni fa. Il corpo senza vita della giovane donna fu ritrovato il 6 Maggio 1996 nell’ufficio di Marco Soracco, dove lavorava come segretaria. Secondo gli inquirenti, la ragazza potrebbe essere stata uccisa per gelosia. Nel frattempo i magistrati avrebbero concentrato i sospetti su Anna Lucia Cecere, accusandola di omicidio volontario con le relative aggravanti. Ora la donna avrà 20 giorni di tempo per farsi interrogare e fornire la sua versione dei fatti. Il caso è stato riaperto grazie alla criminologa Antonella Pesce Delfino e all’avvocata Sabrina Franzone.

Le nuove indagini avrebbero rilevato la presenza di altri elementi. Sembrerebbe, infatti, che una donna abbia visto Anna Lucia Cecere proprio sotto lo studio Soracco, il giorno dell’omicidio. La donna stava andando via con il suo scooter. La Cecere, innamorata del commercialista Soracco, avrebbe voluto prendere il posto della vittima. Gli investigatori sarebbero giunti alla conclusione che il movente dell’omicidio di Nada sia stata la gelosia. Il
commercialista Marco Soracco e sua madre Marisa Bacchioni sono attualmente indagati per false dichiarazioni al pubblico ministero e favoreggiamento verso Anna Lucia. Il pm Gabriella Dotto, ha comunicato l’avviso di conclusione indagini alla Cecere. L’accusa sarebbe di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Mancherebbe solo la prova del Dna.

Nada Cella uccisa per gelosia: i sospetti degli inquirenti

Anna Lucia era innamorata di Marco Soracco, pertanto nutriva una certa gelosia nei confronti di Nada. Sembrerebbe, infatti, che il commercialista all’epoca avesse un debole per lei. Fu proprio lui, tra l’altro, a ritrovare Nada in fin di vita nel suo ufficio la mattina del 6 Maggio 1996. La ragazza si trovava a terra in un lago di sangue, presentava varie ferite nel corpo e aveva il cranio fracassato. L’arma del delitto non è mai stata trovata e l’intervento dei primi soccorsi avrebbe compromesso il quadro investigativo cancellando le eventuali tracce dell’assassino.

Secondo la ricostruzione dei fatti, Nada Cella quel mattino avrebbe prima accompagnato la madre al lavoro in auto, poi sarebbe tornata a casa. Avrebbe, quindi, preso la sua bici per raggiungere lo studio in cui lavorava. Per la procura, la Cecere avrebbe aggredito Nada ripetutamente con almeno dieci colpi al capo e altri in tutto il corpo. La donna non si sarebbe limitata a usare le mani, ma si sarebbe servita anche di alcuni corpi contundenti, tra cui uno dalla punta acuminata. L’aggressione avrebbe causato lo sfondamento del cranio della giovane segretaria, provocandone la morte dopo qualche ora. Un delitto davvero atroce che attende ancora giustizia: la nuova svolta guiderà finalmente gli inquirenti verso la verità? A voi i commenti!