• Gio. Mag 2nd, 2024

Caso Ilaria Salis: Sconvolgente Decisione In Tribunale!

Ilaria Salis ha ricevuto un verdetto da parte del Tribunale ungherese e non sono buone notizie. Ecco che cosa le succederà!

 

Il tribunale ungherese ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per Ilaria Salis, insegnante italiana detenuta da 13 mesi a Budapest con l’accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra. Il giudice ha motivato la decisione sottolineando la pericolosità dell’imputata e la gravità delle accuse a suo carico, ritenendo che il periodo di detenzione finora scontato non sia eccessivo.

Il rifiuto di concedere i domiciliari a Salis è stato commentato dal padre, Roberto Salis, come un ulteriore segnale della rigida linea del governo di Viktor Orban nei confronti della figlia, percepita come una grande minaccia. La situazione della 39enne continua a sollevare preoccupazioni e dubbi, specialmente in Italia, per il trattamento riservato alla cittadina italiana e per le condizioni della sua detenzione.

Salis è accusata di aver partecipato a degli scontri e di aver aggredito tre manifestanti durante un corteo. Sebbene due accuse iniziali siano state scartate per mancanza di prove, rimane l’accusa di aver fatto parte di un gruppo di persone che hanno attaccato gli attivisti con dei manganelli. La difesa ha sollevato questioni riguardo alla mancanza di accesso alle prove fondamentali e alle difficoltà legate alla comprensione delle accuse, data la tardiva traduzione degli atti processuali.

Parallelamente, si registra il rilascio di Gabriele Marchesi, coindagato di Salis, dopo che la Corte d’Appello di Milano ha respinto la richiesta di estradizione avanzata dall’Ungheria. Questa decisione contrappone ulteriormente i sistemi giudiziari italiano e ungherese nel trattamento dei casi che vedono coinvolti i propri cittadini all’estero.

Il caso di Ilaria Salis si inserisce in un contesto più ampio di tensioni tra l’Italia e l’Ungheria riguardo al rispetto dei diritti dei detenuti e alla gestione della giustizia, sollevando interrogativi sull’equità del trattamento riservato ai cittadini stranieri e sulle dinamiche politiche che possono influenzare le decisioni giudiziarie.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!