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Notte Insonne? Ecco Un Rimedio Perfetto Per Ritrovare Le Energie!

Alcuni ricercatori hanno scoperto un metodo infallibile per recuperare le energie dopo aver trascorso una notte in bianco. Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali risultati sono stati raggiunti.

 

20 minuti di cyclette per migliorare le funzioni cerebrali

Il sonno è una funzione fisiologica indispensabile ai fini della sopravvivenza, in quanto contempla una serie di azioni fondamentali per il benessere del nostro organismo. Tra queste ricordiamo il controllo del metabolismo, il rafforzamento della memoria, la regolazione dell’attività cardiovascolare e ormonale e il recupero delle energie. Ne consegue che una carenza di sonno, da non confondere con l’insonnia, derivante da un riposo insufficiente dovuto a una vita frenetica può determinare condizioni negative. Tale stato può causare un’alterazione dell’umore con conseguente irritabilità, un calo dell’attenzione e della concentrazione, oltre che un deficit mnemonico.

Se questa condizione si dovesse protrarre nel tempo, potrebbero insorgere problemi cardiovascolari, disturbi ormonali e stato di obesità, ma non solo. La mancanza di sonno può, infatti, favorire la predisposizione alle malattie psichiatriche e all’invecchiamento precoce. Gli adulti, pertanto, dovrebbero dormire dalle 7 alle 9 ore per notte. Secondo una ricerca condotta dall’università di Portsmouth, nel Regno Unito, l’esercizio di un’attività fisica
leggera come la cyclette può ridurre i deficit provocati da una notte in bianco. Lo studio ha dimostrato che 20 minuti di cyclette contribuiscono a resettare il cervello.

I ricercatori hanno sperimentato due metodi diversi, coinvolgendo 12 persone adulte sane ciascuno. Nel primo esperimento sono state valutate le capacità cognitive dopo 3 notti di deprivazione del sonno (PSD). Nel secondo, invece, tali prestazioni sono state testate dopo una notte di deprivazione del sonno e in condizioni di Ipossia (TSD).

L’attività fisica cura il corpo e la mente

I suddetti test hanno portato a un risultato molto interessante: 20 minuti di cyclette hanno influito positivamente sul miglioramento delle funzioni cerebrali i, sia in PSD che in TSD, che in Ipossia. L’esercizio fisico migliorerebbe, quindi, le capacità intellettive in seguito alla privazione del sonno parziale, totale o combinato con uno stato di ipossia.

Il fatto che esista una correlazione tra l’attività fisica e il rafforzamento delle funzioni cerebrali e fisiche è già stato dimostrato da studi precedenti. Secondo l’ultima ricerca l’esercizio fisico potenzierebbe le funzioni cognitive, perché fornirebbe più ossigeno al cervello. I miglioramenti sono stati riscontrati anche in caso d’ipossia. Ciò significa che potrebbero essere chiamati in causa anche fattori di tipo ormonale o uno stato di maggiore eccitazione. Il fisiologo Thomas Williams ha dichiarato che la privazione del sonno, molto spesso, si combina con una condizione di stress.

Gli studi condotti dall’Università di Portsmouth hanno dimostrato che possiamo resettare e invertire gli effetti negativi provocati da una notte in bianco in maniera piuttosto veloce. Ovviamente è sempre meglio dormire le ore necessarie al mantenimento del nostro benessere fisico e mentale, piuttosto che provare a recuperare. Un esercizio fisico regolare, preferibilmente aerobico, può aiutare i soggetti affetti da insonnia cronica ad addormentarsi più rapidamente e per tempi più lunghi, migliorando anche la qualità del sonno, ma non solo. I risultati ottenuti forniscono ulteriori prove che collegano l’attività fisica al sonno: il movimento, pertanto, favorirebbe le funzioni corporali e cerebrali. Insomma dormire fa bene, sotto ogni aspetto o punto di vista:
a voi i commenti!