• Ven. Ott 4th, 2024

La pasta è indubbiamente uno dei prodotti di eccellenza italiana e, come tale, non può proprio mancare sulla tavola dei commensali. Ma quale pasta è la peggiore in assoluto, secondo alcune analisi di mercato?

 

Inflazione generale: aumenta il costo dei beni di consumo

La grande inflazione che ha colpito l’Italia ha comportato un brusco aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti di consumo. Tra questi figura anche la pasta, che ha già subito un primo aumento nel 2021, ma che nelle scorse ore è arrivata a costare davvero troppo.

Sicuramente l’aumento sconsiderato del prezzo è legato alla penuria di materie prime, che ha comportato dei bruschi risvolti anche sotto altri ambiti della vita quotidiana.

Per fortuna è ancora possibile scegliere fra un’ampia varietà di pasta, optando per le migliori marche e per i formati più diversi. Per valutare la qualità della pasta e capire quale marchio vale la pena acquistare, è stata stilata una classifica che prende in esame i fattori di preparazione, la qualità del prodotto e il costo della confezione.

Quali sono le marche di pasta italiana che vale la pena acquistare al supermercato?

L’Italia ha sicuramente un ruolo centrale per quanto riguarda la produzione di pasta. Secondo le classifiche più recenti, il primato è detenuto dalla marca Agnesiseguita da Alce Nero, Barilla, Baronio e Conad.

Seguono poi la Divella, la linea Tre mulini dell’Eurospin, Girolomoni e Granoro e ancora la Molisana, la pasta di Camerino e la Libera Terra.

A seguire Liguori, Pasta Armando, la pasta confezionata per la Coop, la Rummo, la Valle del grano, la Vivi verde coop e la Voiello.

Questa indagine è stata effettuata da Altroconsumo, che ogni anno si occupa di esaminare prodotti di origine alimentare al fine di valutarne le proprietà e la qualità, scovando così eventuali difetti.

Gli studi effettuati in questo campo si sono focalizzati anche sui vari formati di pasta, in modo da capirne le caratteristiche principali e comprendere se il gioco valga davvero la candela.

Per quanto riguarda le penne, per esempio, è emerso che il prodotto più costoso non risulta essere quello più buono posto il punto di vista delle proprietà organolettiche. In ben 20 marchi di spaghetti invece, sono state trovate delle sostanze extra europee e, in alcuni casi, addirittura pericolose per la salute.

Quali sono le migliori marche di pasta da acquistare al supermercato?

Tutti andiamo al supermercato per fare la spesa, ed è quindi importante scovare le migliori marche di pasta da acquistare e quali formati risultano essere i migliori in commercio. Per quanto riguarda La Molisana, il formato di pasta più conveniente è rappresentato dalle penne, il cui costo è di 0,99 € al chilo.

De Cecco invece, offre lo stesso formato di pasta a 1,22 €, mentre la Voiello a 1,19€. Per quanto riguarda la pasta prodotta dalla Coop il costo scende a 0,80 € al chilo, mentre la Rummo fa risalire il prezzo a 1,13 €.

Quelle citate finora sono le marche migliori, in quanto tutte le altre tra cui Garofalo, Libera terra, Alce Nero e la pasta dell’Esselunga sono di media qualità.

Altroconsumo ha poi evidenziato delle marche che sarebbe meglio evitare per l’alta presenza di glifosati. Tra queste rientrano, Agnesi, Combino, Garofalo e Tre Mulini.
Nella parte finale della classifica anche Barilla e De Cecco, che hanno ottenuto un punteggio molto basso nella classifica generale.

Quale pasta siete soliti consumare? Eravate a conoscenza della classifica della pasta redatta dal Altroconsumo? A voi i commenti!