• Lun. Nov 4th, 2024

Etna: Seconda Eruzione in Corso. Chiuso l’Aeroporto!

Si è intensificata l’attività stromboliana del cratere di Sud Est dell’Etna, che già aveva mostrato segni evidenti di vivace effervescenza. Si tratta del secondo episodio eruttivo nel giro di undici giorni. Ecco gli ultimi aggiornamenti!

“L’ampiezza media del tremore vulcanico, a partire dalle 8 è in graduale incremento pur mantenendosi allo stato attuale sul livello medio” spiegano gli studiosi. Attualmente è in corso una nuova eruzione, con fontane di lava ed una nube di cenere che si leva sopra la sommità del vulcano raggiungendo l’altezza di 10mila metri. I venti disperdono il materiale piroclastico e la sabbia nera verso Sud Est.

Questo è quanto emerge dal monitoraggio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio Etneo (INVG-OE) di Catania. Gli strumenti dell’INVG-OE di Catania osservano anche un incremento dell’attività infrasonica che risulta localizzata in prossimità del cratere Bocca Nuova. Al momento non si registrano variazioni significative nei segnali di deformazione.

Come già era stato reso noto, l’Etna aveva eruttato il giorno 10 Gennaio. Ha attirato di nuovo l’attenzione della giornata di oggi. Addirittura anche degli astronauti della spedizione russa 66, attualmente a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, hanno notato l’eruzione. Lo scatto del cosmonauta Anton Shkaplerov offre un dettaglio molto più ravvicinato dell’Etna e della sua attività eruttiva. L’astronauta, sempre su Twitter, descrive l’evento affermando che “la lava rovente esce dal cratere e nuvole di cenere e fumo sono nel cielo sopra la Sicilia. L’attività del vulcano poi si interrompe e poi riprende con una serie di potenti esplosioni”.

L’INGV ha emesso un’allerta rossa per il volo. Poco dopo, l’aeroporto internazionale Fontanarossa di Catania ha inibito al traffico lo spazio aereo: nessun volo potrà atterrare o decollare. Lo rende noto la società di gestione dello scalo. I voli, infatti, sono stati dirottati sull’aeroporto di Palermo Falcone-Borsellino. La cenere vulcanica ha iniziato a cadere su diversi centri del Catanese, in particolare nei Comuni di Milo, Zafferana Entea, Acireale e Santa Venerina, come reso noto dalla Protezione Civile Regionale.

L’eruzione è stata così violenta che è stata vista anche dalle immagini del satellite. La sua violenza lo accosta “ai vulcani in Indonesia, Giappone, Sud America o magari anche del Vesuvio”, viene detto dai vulcanologi dell’INGV-OE. “I flussi piroclastici sono una sorta di valanghe di gas caldo cariche di frammenti di lava, e sono il fenomeno più letale e distruttivo che un vulcano possa produrre. Sappiamo che nella sua storia geologica l’Etna ha prodotto flussi piroclastici anche importanti, soprattutto 15 mila anni fa. Ma da alcuni decenni i flussi piroclastici sono entrati in maniera sempre più insistente nel repertorio del nostro Etna” conclude il vulcanologo Boris Behncke.

In un momento di tensione tale, il vulcanologo dell’Ingv di Catania, Mario Mattia, ha spiegato che “per capire come evolve la situazione, bisogna attendere”.