• Mar. Apr 30th, 2024

Bus Precipitato A Mestre: I 4 Punti Oscuri Da Chiarire!

Nell’incidente del bus precipitato a Mestre sono emersi alcuni elementi, altri restano da chiarire. La tragedia è costata la vita di 21 persone. Cosa hanno scoperto finora?

 

Bus precipitato a Mestre: cosa è emerso finora dalle indagini

Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, ha fatto il punto sulle indagini della strage a Mestre durante un incontro con la stampa.

Gli elementi emersi dalle indagini sull’incidente di Mestre sono quattro.

Punto primo: Cherchi ha spiegato che il bus a propulsione elettrica non ha subito alcun urto con altri veicoli. Lo dimostra un’immagine che riprende il mezzo poco prima dello schianto. Era affiancato ad un altro veicolo ma non risultano segni su questo mezzo.

Secondo punto: il bus elettrico avrebbe affiancato per circa 50 metri il guardrail, prima di precipitare dal cavalcavia e della rottura del guardrail. C’è stata un’ulteriore sterzata, poi l’appoggio verso destra e, infine, la caduta del mezzo pesante. Questo è un particolare che risulta certo. Oltretutto, non risulta che si sia verificato un incendio: c’è stata una fuoriuscita di gas dalle batterie al litio. Su queste ultime sono in corso accertamenti.

Terzo punto: non risultano segni di frenata sull’asfalto.

Quarto elemento: il pullman non viaggiava ad una velocità eccessiva secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni ovvero i feriti meno gravi. Gli otto feriti che si trovano, al momento, in terapia intensiva verranno sentiti quando le loro condizioni miglioreranno.

Il procuratore ha spiegato che le indagini sulla ricostruzione del fatto sono tuttora in corso.

L’autobus è stato sequestrato in attesa di consulenze per certificare le sue condizioni. E’ stata posta sotto sequestro anche l’intera area coinvolta nell’incidente, dal punto di contatto (guardrail) a quello di caduta (parapetto esterno).

In attesa dell’autopsia sulla salma dell’autista

Verranno disposti accertamenti sulla velocità del bus elettrico così come sulle batterie al litio e sulle scatole nere, condizioni del mezzo, cellulare e salma dell’autista con l’autopsia.

Si indaga anche sulle condizioni psicofisiche dell’uomo che era alla guida del pullman. Alberto Rizzotto non è indagato, non c’è nessuna accusa contro di lui. E’ stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio plurimo stradale, non ci sono per ora indagati.

Le cause dell’incidente restano ignote. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha ipotizzato un malore e ha dichiarato che non sono noti guasti tecnici o altri fattori. Attende il lavoro della magistratura e dei tecnici per comprendere la dinamica con l’aiuto delle telecamere in strada.

Che ne pensate dell’incidente di Mestre? A voi i commenti!