• Gio. Mag 9th, 2024

Pensionato Commette Piccolo Errore: Costretto A Pagare Una Cifra Enorme!

Un pensionato ha commesso un piccolo errore, che poi si è rivelato un danno enorme. Infatti, la dovrà pagare cara. Ecco che cosa è successo!

 

Un pensionato di Maerne, Venezia, ha affrontato una situazione incredibile con l’INPS, che gli ha richiesto di restituire 17.106 euro per un lavoro occasionale da 518 euro. Il caso è stato portato davanti alla Corte dei Conti che ha deciso a favore dell’uomo.

Il 65enne, beneficiario di quota 100 con una pensione di 1.200 euro al mese, aveva accettato un lavoro temporaneo come dipendente, guadagnando 518 euro tra il 21 marzo e il 30 giugno. Tuttavia, l’INPS ha interrotto il pagamento delle sue pensioni di novembre e dicembre, chiedendogli di restituire l’intera somma ricevuta nel 2023, credendo che ciò violasse le norme sul cumulo di redditi.

Il pensionato, convinto di poter guadagnare fino a 5.000 euro lordi all’anno senza problemi, ha fatto ricorso d’urgenza alla Corte dei Conti di Venezia, sostenendo che la normativa era applicata in modo irragionevole e che non teneva conto delle differenze tra lavoro autonomo e subordinato.

Il giudice Elisa Borrelli, il 8 gennaio, ha accolto la richiesta del pensionato, criticando l’interpretazione dell’INPS e il calcolo del debito. Ha evidenziato come la somma richiesta fosse sproporzionata rispetto alla pensione percepita e compromettesse la capacità dell’uomo di soddisfare le proprie necessità primarie.

La sentenza ha riconosciuto la violazione delle norme sul cumulo, ma ha specificato che le regole non cumulabili dovrebbero applicarsi solo al periodo in cui si sovrappongono lavoro e pensione. Di conseguenza, l’uomo deve restituire solo i soldi guadagnati lavorando, mentre l’INPS è tenuta a pagare le pensioni sospese e a non richiedere ulteriori somme per il periodo in cui il pensionato non ha lavorato.

Il legale del pensionato ha espresso soddisfazione per il verdetto, ma ha anche indicato che la perdita di tre mensilità di pensione per un guadagno di poche centinaia di euro rimane ingiusta. Si sta valutando la possibilità di fare appello contro la decisione.

Cosa ne pensate? A voi i commenti!