Maxi sequestro dei Nas e attività sospesa per rischi gravissimi alla salute. Chiusa un’intera attività per gravi carenze igieniche.
Cosa c’è davvero dentro quel vasetto di marmellata? Meglio non saperlo, soprattutto dopo l’ultima scoperta dei Nas a Bologna.
In una tranquilla azienda agricola della provincia, che produceva succhi e confetture, i carabinieri hanno trovato l’impensabile: vasetti di vetro già usati, ancora sporchi, pronti per essere riempiti di nuovo e messi in vendita. E non finisce qui.
All’interno del laboratorio, la scena era agghiacciante. Niente pastorizzazione, niente controlli. Solo muffa, ragnatele, guano e contenitori arrugginiti per fare passata di pomodoro. Il tutto alimentato da pallet di legno riciclati, usati come combustibile. Un disastro igienico a cielo aperto.
Oltre 670 chili di prodotti sequestrati, molti dei quali risalenti addirittura a più di quindici anni fa. Etichette inesistenti, tappi non sottovuoto, e un rischio altissimo: quello della tossina botulinica, letale se ingerita.
L’intervento dei Nas, nell’ambito della campagna nazionale “Estate Tranquilla 2025”, ha portato alla chiusura immediata dell’attività. Il valore commerciale del sequestro supera i 15mila euro. La sanzione? 4.500 euro. Ma il danno alla fiducia dei consumatori non ha prezzo.
Ora la domanda è: quanti altri casi simili sono ancora nascosti?
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