• Sab. Dic 7th, 2024

Nell’ultimo periodo, diversi prodotti alimentari sono stati ritirati dal commercio in quanto contaminati. Lo scandalo ha riguardato alcuni prodotti confezionati. Ora è finita nel mirino anche l’acqua minerale. In base a quanto dichiarato dal Ministero della Salute, alcuni lotti della stessa vedrebbero la presenza di molti batteri pericolosi. Ecco tutte le informazioni utili.

Acqua Minerale Claudia ritirata dal mercato: lotto contaminato da batteri pericolosi

Il 10 maggio 2022 il Ministero della Salute ha comunicato ai cittadini il ritiro dell’acqua minerale Claudia. Alcuni lotti risultano essere contaminati da una vasta gamma di batteri in grado di minare le condizioni di salute dei consumatori.

L’effervescente naturale in questione sarebbe stata contaminata dello Stafilococco, ragione per cui la ditta Sorgenti Claudia S.r.l ha disposto questo mandato. Il lotto interessato è quello prodotto nello stabilimento di Anguillara Sabatia, sito nei pressi di Roma.

Secondo le disposizioni dell’ultimo minuto, il batterio andrebbe a coinvolgere le confezioni da mezzo litro e quelle da un litro e mezzo. Nel primo caso il lotto di riferimento é il L21191 con scadenza fissata al 29 aprile 2023. Per quanto riguarda il formato da 1,5 litri, il lotto indicato è il L21111.

Acqua Claudia: pericolo di contaminazione da Staphycoccus Aureus

Il batterio definito come stafilococco aureo è un agente patogeno che, nella maggior parte dei casi, viene ospitato negli organismi adulti. Alcune forme di questo batterio sono innocue, mentre altre sono in grado di danneggiare gravemente l’organismo umano che le ospita.

Lo Stafilococco va ad insediarsi nelle mucose del naso ma anche lungo la cute anche se, quasi sempre, il sistema immunitario umano è in grado di debellarlo. Questo batterio si trasmette attraverso l’uso e l’ingestione di prodotti contaminati, tramite contatto con soggetti infetti e per via aerea.

Veri e propri focolai di Stafilococco si originano negli ospedali, motivo per cui il batterio è all’origine di moltissime infezioni nosocomiali.

Anche se nella maggior parte dei casi il decorso della malattia è benigno, in alcune situazioni potrebbero generarsi complicazioni piuttosto spiacevoli. Quando il batterio va a colpire la cute è possibile sviluppare una grave forma di follicolite, impetigine e perfino orzaiolo. Alcune persone hanno manifestato uno shock tossico.

In altri casi invece, lo Stafilococco Aureus è in grado di innescare polmonite batterica, ostiomielite, mastite ed endocardite batterica. Qualora l’infezione venisse trascurata si può incorrere in sepsi e shock settico.

Quali sono i sintomi legati all’infezione da Stafilococco Aureo?

Nella quasi totalità dei casi, lo Stafilococco Aureo presenta dei sintomi ben precisi che ne fanno presupporre la presenza. Tra questi rientrano rush cutanei, vomito, febbre, diarrea e, nei casi più gravi, insufficienza multiorgano e stato confusionale. Qualora la malattia venga sottovalutata e non curata preventivamente può portare anche alla morte.

In caso di dubbio è dunque doveroso rivolgersi al proprio medico di fiducia, il quale prescriverà le dovute analisi e la coltura di campioni biologici. Oggi è possibile curare la malattia attraverso un ciclo di antibiotici, anche se ogni caso va esaminato nella sua individualità.

Per prevenire l’infezione è necessario lavare in maniera approfondita le mani e gli alimenti, evitare l’esposizione agli agenti di rischio e conservare con cura i proprio oggetti personali.

Eravate a conoscenza della pericolosità di questo batterio? Conoscete qualcuno che nel corso della sua vita ha contratto lo Stafilococco Aureo? A voi i commenti!