• Gio. Mag 2nd, 2024

Diabete Di Tipo 2, Non Solo Dieta: Scoperta Causa Diversa Dal Cibo!

La dieta ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel diabete di tipo 2 o diabete mellito. Un nuovo studio individua un altro fattore che può incidere sullo sviluppo della malattia.

 

Secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute, il 6% della popolazione in Italia (tradotto in 4 milioni di persone) è affetto da diabete mellito. Esiste anche un sommerso: circa 1,5 milioni di persone in Italia avrebbero il diabete di tipo 2 pur non sapendolo.

Questa malattia è cronica, non trasmissibile, dovuta ad un’alterazione del funzionamento o della quantità di insulina, caratterizzata da alti livelli di glucosio nel sangue.

Sulla base di un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori australiani, però, sembra che la malattia non dipenda solo dal cibo e da come ci alimentiamo ma anche da un’altra causa.

Diabete di tipo 2 causato dal cibo e non solo

Dallo studio condotto dai ricercatori dell’Università del South Australia è emerso che una potenziale causa del diabete mellito è la mancanza di sonno.

E’ stato scoperto che i partecipanti con maggiore difficoltà a dormire tendevano ad avere mediamente più indicatori di cattiva salute cardio-metabolica. Presentavano, ad esempio, marcatori di infiammazione, peso corporeo e colesterolo, fattori di rischio per lo sviluppo del diabete mellito.

Ricordiamo che il diabete di tipo 2 colpisce oltre 422 milioni di persone nel mondo.

Attenzione alla qualità del sonno, non solo alla quantità

La dottoressa Lisa Matricciani, ricercatrice UniSA, spiega che vari aspetti del sonno sono legati a fattori di rischio per il diabete di tipo 2. Il sonno è importante per la salute, lo sanno tutti, ma bisogna concentrarsi sulla qualità (non solo sulla quantità) del sonno. E’ fondamentale valutare l’esperienza del sonno nel complesso. Bisogna chiedersi quando andiamo a letto e ci svegliamo, se dormiamo profondamente, se le nostre abitudini sono regolari. Tutti questi aspetti qualitativi sono molto importanti almeno quanto la durata del sonno.

Diabete mellito e rischi legati al sonno: lo studio

Il recente studio è stato condotto valutando oltre mille adulti australiani con un’età media di 45 anni.

Durante la ricerca, sono stati esaminate diverse caratteristiche del sonno: durata, disturbi del sonno segnalati, efficienza, tempistica, variabilità nella durata del sonno giorno dopo giorno.

La dottoressa Matricciani ha spiegato che è stata esaminata l’associazione di vari aspetti del sonno con fattori di rischio legati al diabete. E’ stato scoperto un collegamento tra chi presentava disturbi del sonno e chi era a rischio di diabete mellito. In sostanza, coloro che avevano problemi a dormire presentavano maggiori probabilità di indice di massa corporea più alto, insieme a marcatori ematici di infiammazione e colesterolo.

Al momento della crisi, occorre dare la priorità al sonno per preservare la nostra salute. Nonostante servano ulteriori ricerche, il nostro studio dimostra che è importante valutare il sonno nel suo insieme” ha concluso la scienziata.

Che ne pensate di questa nuova scoperta? A voi i commenti!