L’indagine partita di recente contro il Sindaco ha dato i suoi frutti: è stato infine arrestato. Ecco che cosa è accaduto!
L’inchiesta sulla corruzione elettorale che ha coinvolto il comune di Triggiano, in provincia di Bari, si arricchisce di nuovi sviluppi con le dimissioni di Anita Maurodinoia dall’incarico di assessora regionale ai Trasporti e dai suoi ruoli nel Partito Democratico. Questa decisione fa seguito all’arresto del marito, Sandro Cataldo, e del sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, entrambi accusati di aver orchestrato un sistema di compravendita di voti nelle elezioni comunali del 2021.
L’operazione di corruzione elettorale, secondo quanto emerso dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Bari, avrebbe visto il pagamento di denaro, anche 50 euro per voto, e altre forme di utilità per influenzare le preferenze degli elettori nelle amministrative di Grumo Appula nel 2020 e di Triggiano nel 2021. Le perquisizioni e le indagini, coordinate dalla procura di Bari, hanno portato all’individuazione di dieci indagati, con uno di essi in carcere e sette ai domiciliari.
L’indagine ha preso il via da un ritrovamento di frammenti di fotocopie di documenti d’identità e codici fiscali in un cassonetto, il che ha svelato un’organizzata distribuzione di denaro in cambio di voti, con l’obbligo per gli elettori coinvolti di fornire copie dei propri documenti per garantire il controllo e il conteggio preciso dei voti acquisiti. Questa macchinazione aveva l’obiettivo di assicurare la rielezione del sindaco e di altri consiglieri comunali, sebbene questi ultimi non siano stati destinatari delle misure cautelari attuali.
L’episodio sottolinea l’importanza della trasparenza e dell’integrità nel processo elettorale, mostrando come pratiche di corruzione possano minare le basi della democrazia locale. Questo caso, in particolare, evidenzia le sfide che le istituzioni e la società civile devono affrontare nel garantire elezioni libere e eque, ponendo l’accento sull’urgente necessità di vigilanza e riforme per prevenire tali abusi.
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