Scopri la verità dietro l’incidente che ha spezzato la vita della piccola Lucia. Un racconto sconvolgente
Una frenata. Un volo. Il silenzio spezzato da un pianto mai più sentito.
La notte del 6 dicembre, sull’autostrada A5, si è consumata una tragedia che mozza il fiato. Lucia, una neonata di appena tre mesi, è stata sbalzata fuori dall’auto della madre, per poi essere travolta. Un impatto fatale. Un errore irreparabile.
Alla guida del furgone che ha tamponato la Fiat 500X c’era un uomo di 40 anni, in viaggio per lavoro. Dopo l’incidente, non si è fermato. Ha scelto la fuga. Alla polizia ha raccontato tutto: “Ho perso il controllo, ho avuto paura, sono scappato”. Al suo datore di lavoro ha mentito. Ha parlato di un cinghiale. Panico. Vergogna. Confusione.
Ora, confessa. Piange. È sotto shock. Ma la vita spezzata di Lucia pesa più di ogni parola. La giustizia farà il suo corso, ma il vuoto resta. E una madre piange sua figlia, strappata in un istante.
Cosa ne pensi? Fuga o paura? Giustificabile o imperdonabile? Scrivilo nei commenti. La tua opinione conta.
