• Mer. Set 17th, 2025

Scontro in diretta tra Iacchetti e Mizrahi: “Non chiudo gli occhi davanti al massacro”

Durante È sempre Cartabianca, Enzo Iacchetti rompe il silenzio sul conflitto a Gaza e affronta Mizrahi in un acceso dibattito. Ecco cosa è successo.

 

Cosa succede quando un volto noto della TV italiana perde la pazienza in diretta, denunciando un genocidio e affrontando chi lo nega? È ciò che è accaduto nello studio di “È sempre Cartabianca”, dove Enzo Iacchetti ha fatto tremare il palco.

Durante una puntata ad alta tensione, dedicata al conflitto tra Israele e Palestina, l’attore e conduttore ha lanciato accuse durissime: ha parlato apertamente di genocidio nella Striscia di Gaza. Parole forti, scandite con rabbia e passione, rivolte a chi continua a ignorare o minimizzare la tragedia umanitaria in corso. Dall’altra parte del tavolo, Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, ha reagito con ostilità, accusando Iacchetti di essere un fascista.

Da lì, il caos. Iacchetti, furibondo, ha replicato con veemenza, minacciando addirittura di abbandonare lo studio. Lo scontro è degenerato quando Mizrahi ha chiesto provocatoriamente di definire il termine “bambino” mentre si discuteva dei bambini uccisi nei bombardamenti. L’attore ha perso la calma, esplodendo in un’esclamazione durissima e minacciando Mizrahi di prenderlo a pugni.

Nel frattempo, la Commissione d’inchiesta dell’ONU ha pubblicato un rapporto scioccante: Israele è accusata di atti che rientrano nella definizione legale di genocidio. Un’accusa pesantissima che fa da sfondo alle parole di Iacchetti, il quale si è schierato pubblicamente quando molti suoi colleghi hanno preferito il silenzio.

Il gesto di Iacchetti non è solo una reazione emotiva. È un atto politico. È la voce di chi ha scelto di non voltarsi dall’altra parte. Di chi, davanti alle immagini di devastazione, non riesce più a stare zitto.

E tu? Cosa ne pensi di questo scontro? Ha fatto bene Iacchetti a esporsi o ha esagerato? Diccelo nei commenti.