• Mar. Ago 5th, 2025

Incidente per una buca in strada a Milano: l’allucinante sentenza del giudice!

Una nuova sentenza shock del Tribunale: il Comune non è responsabile se l’ostacolo era visibile. Scopri cosa cambia per tutti i cittadini.

 

A Milano si cade, ma non si incassa. La decisione che fa discutere arriva dritta dai banchi del Tribunale Civile: chi si fa male per strada, non sempre ha diritto a un risarcimento. E stavolta a guadagnarci è il Comune.

Tutto parte da un uomo in monopattino. Una passeggiata nel parco BAM, la luce piena del mezzogiorno, una canalina grigia segnata da strisce gialle. Il finale? Spalla e bacino fratturati. L’uomo cita il Comune per danni. Ma il giudice ribalta le aspettative: nessun risarcimento. Perché? Perché quel passacavi era visibile, evitabile, e soprattutto… segnalato.

Il punto non è solo dove si cade, ma come. Il tribunale lo dice chiaro: non basta dare la colpa alla strada. Serve prudenza. E non un’attenzione esasperata, ma quella minima e sensata che ci si aspetta da chiunque circoli per strada.

Secondo il presidente della X sezione civile, Damiano Spera, la responsabilità oggettiva del Comune non è automatica. Soprattutto quando il pericolo è evidente. Se la buca si vede, se l’ostacolo si distingue, allora tocca al cittadino evitare il danno. In altre parole: aprire gli occhi, rallentare, cambiare tragitto se serve.

Il giudizio richiama un principio costituzionale potente ma spesso dimenticato: il dovere di solidarietà sociale. Un obbligo che impone non solo rispetto per gli altri, ma anche attenzione per se stessi.

In questo caso, la sentenza ha ritenuto che la caduta fosse frutto di negligenza personale. Niente responsabilità del Comune, quindi. Il danno? Autoinflitto, per mancata diligenza.

Il verdetto è destinato a far scuola. Perché pone un freno alle continue richieste di risarcimento per buche, dislivelli e ostacoli urbani. Ma soprattutto, riporta al centro una verità semplice: la città è di tutti, ma ognuno deve fare la sua parte per viverla in sicurezza.

Certo, le strade dissestate restano un problema. Ma pretendere che ogni inciampo si traduca in un bonifico, non è più così scontato. E ora c’è anche una sentenza a ricordarcelo.

E tu cosa ne pensi? Chi ha davvero la responsabilità in questi casi? Raccontacelo nei commenti.