Sembrava un controllo come tanti, ma quello che è successo dopo ha lasciato tutti senza parole. Ecco la ricostruzione.
Cosa è successo davvero su quel treno regionale tra Lucca e Piazza al Serchio?
Sembrava un viaggio come tanti, ma a bordo di quel treno regionale qualcosa è andato storto. Un 28enne, senza biglietto, si è trasformato in un aggressore. Quando il capotreno gli ha chiesto di mostrargli il titolo di viaggio, la risposta non è stata una spiegazione, ma un pugno.
Un gesto improvviso, violento. Il controllore ha riportato la frattura di un dito. L’aggressore ha provato a darsela a gambe alla fermata successiva, Barga–Gallicano. Ma la fuga è durata poco. A identificarlo con precisione è stata la descrizione fornita dallo stesso capotreno e da un carabiniere che, pur essendo fuori servizio, era a bordo in quel momento.
Il protagonista di questa assurda vicenda è un cittadino nigeriano residente a Castelnuovo di Garfagnana. Dopo l’aggressione, è stato denunciato per lesioni a pubblico ufficiale, resistenza e per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità. Ora sarà la Procura di Lucca a fare chiarezza sull’intera faccenda.
Nel frattempo, l’azienda ferroviaria ha voluto far sentire il suo sostegno al dipendente, ribadendo quanto sia cruciale garantire sicurezza a bordo dei mezzi pubblici. Ma l’episodio riaccende il dibattito: i controllori sono davvero tutelati?
Tu cosa ne pensi? Dovrebbero esserci più controlli e tutele per chi lavora sui treni? Scrivilo nei commenti, vogliamo conoscere il tuo punto di vista.
