• Ven. Mag 3rd, 2024

Flat Tax, La Decisione E’ Stata Presa: Ecco Cosa Succederà Questa Volta!

Importanti rivelazioni per quella che sarà la Flat Tax da rivolgere a lavoratori autonomi e partite IVA. Le cose stanno per cambiare e, ancora una volta, i problemi principali dipendono dalla mancanza di soldi. Ecco cosa abbiamo scoperto.

 

Flat tax bocciata: ecco perché

Quello della Flat tax è sicuramente uno degli argomenti più discussi dalla maggioranza. Se con la prima manovra la tassazione piatta è stata estesa ai lavoratori autonomi con un reddito sino a 85.000 euro, attualmente non ci sono le condizioni per procedere.
In poche parole mancano i fondi per l’estensione della tassa piatta. Oltretutto, non è previsto alcun tipo di intervento: negli ultimi tempi si è parlato di rinvio al termine della legislatura. Per quanto riguarda la riduzione delle aliquote Irpef, nel caso dei lavoratori dipendenti, il Governo intenderebbe introdurre la riforma delle stesse a partire dal 2024.

La proposta è stata ribadita diverse volte, dopo l’approvazione della delega fiscale. Ciò potrebbe comportare nuovi tagli delle deduzioni e delle detrazioni fiscali. Questo per tamponare il buco di bilancio, attualmente instabile. La misura dovrebbe includere la rinuncia ad altri bonus, riducendo le aliquote Irpef da quattro a tre punti. Per attuare questo cambiamento servirebbero nuove risorse. Purtroppo non ne esistono molte, pertanto il Governo finirà per scegliere la soluzione meno dispendiosa.

Ecco perché l’Esecutivo potrebbe scegliere di effettuare un accorpamento delle aliquote centrali, avvantaggiando coloro che guadagnano più di 35.000 euro. L’aliquota resterebbe al 20% fino a €15.000 e al 43% sopra i 50mila. Questi dati, ovviamente, testimonierebbero che la riforma non andrebbe a tutelare i redditi più bassi. Un’altra novità della No Tax Area interesserebbe i pensionati e i dipendenti fino a 8,500 euro.

Flat tax e delega fiscale: che cosa sapere

Come già detto, per effettuare la riforma sull’Irpef, il Governo dovrebbe procedere con il taglio delle detrazioni e delle deduzioni fiscali. Potrebbe, così, recuperare i fondi necessari, eliminando anche alcuni bonus. Ovviamente non verrebbero toccate le detrazioni relative alla casa, alla scuola e alla sanità. L’anno scorso l’Esecutivo ha preso una decisione importante, ovvero quella relativa all’estensione della Flat Tax al 15%. Tale provvedimento avrebbe coinvolto i titolari di partita IVA e i lavoratori autonomi con un reddito fino
a 85 mila euro.

In precedenza, il limite corrispondeva a 65.000 euro. Nel 2024 lo scopo era quello di raggiungere la soglia dei 100.000 euro, anche se molto probabilmente l’argomento non verrà nemmeno affrontato. Lo stesso accadrà per l’estensione del regime forfettario ad
altre categorie di lavoratori.

La delega fiscale sembrerebbe andare contro la direzione della Flat tax. Si tratterebbe, infatti, di realizzare un sistema con una percentuale minore di aliquote, mantenendo la progressività costituzionale. La manovra futura dovrebbe stanziare 25-30 miliardi da destinare al cuneo fiscale. Nel frattempo, Fratelli d’Italia avrebbe avanzato alcune proposte relative all’introduzione dei bonus per la
natalità, da quelli per il secondo figlio a quelli per il reddito di infanzia.

Forza Italia, invece, avrebbe chiesto l’aumento delle pensioni minime. Una delle ultime promesse di Silvio Berlusconi era stata quella di portare gli assegni pensionistici a 1.000 euro entro 5 anni. La Lega, infine, vorrebbe finanziare l’inizio dei lavori sul ponte dello Stretto. Per la Flat tax dovremo quindi attendere, cedendo il posto ad altre priorità: cosa succederà nel frattempo? A voi i commenti!